Nunzia Palladino lascia il gruppo territoriale del M5S e lancia pesanti accuse
Il ribaltone politico amministrativo a Palazzo di Città sta lasciando uno strascico infinito di polemiche. Sui social gran parte della cittadinanza boccia senza mezzi termini il mega-rimpasto col quale il Sindaco Barbano ha mantenuto in piedi la sua maggioranza.
L’operazione non ha lasciato indifferenti alcuni membri storici del Movimento 5 Stelle di San Giovanni Rotondo tra i quali l’ex consigliera comunale e provinciale Nunzia Palladino la quale ha revocato la sua adesione al gruppo territoriale del Movimento:
“Carissimi concittadini, gli ultimi accadimenti politico-amministrativi e il tradimento che si sta consumando in queste ore nel Palazzo di Città mi hanno vista costretta a prendere una decisione che non avrei mai creduto possibile. Dopo 5 anni di attività politica come Consigliera Comunale, Consigliera Provinciale e Vicepresidente della Provincia di Foggia in qualità di Portavoce del M5S, ho cancellato la mia adesione al GRUPPO TERRITORIALE del M5S di San Giovanni Rotondo a cui sono iscritte persone che ritengo politicamente responsabili di scelte inappropriate per il Movimento a cui dichiarano di appartenere”, scrive con amarezza l’ex portavoce.
Palladino lancia poi un duro attacco verso la nuova ‘gestione’ del gruppo: “La maggior parte delle figure politiche che ci rappresentano e che sono sostenute dagli attuali rappresentanti del Gruppo Territoriale, inoltre, hanno a che fare poco o addirittura niente col Movimento. La loro presenza ha portato ad una lenta deriva amministrativa e ad un insano connubio – sul piano meramente politico – con forze di destra, contravvenendo agli ideali del Movimento e, soprattutto, contravvenendo a quanto raccontato in campagna elettorale, alla presenza del nostro Presidente Giuseppe Conte. Ho sperato sino alla fine che ci fosse un ravvedimento, un moto di orgoglio, da parte di chi ci amministra, con un ritorno a quei principi di coerenza, di rigore etico-politico che hanno guidato, e guidano tutt’oggi, tantissimi portavoce del Movimento. Oggi, invece, a San Giovanni Rotondo, va in scena una delle pagine più tristi della storia del M5S locale, a cui non si può restare indifferenti”, conclude.
Molti ex attivisti stanno in queste ore seguendo l’esempio della Palladino alla quale sono arrivati messaggi di stima e solidarietà: “Come candidato in una lista della coalizione avevo dato pieno sostegno al sindaco: sono profondamente rammaricato, dispiaciuto e offeso dal primo cittadino. Chiedo scusa a quanti sono stati avvicinati dal sottoscritto per il sostegno alla coalizione. La dignità è un valore, probabilmente non lo è per tutti“, scrive un utente sui social.
Dello stesso tono un altro commento: “Oggi ho abbandonato anche io il Gruppo Territoriale. Oltre tutto era stata creata una chat in cui non si poteva intervenire, nata solo per le comunicazioni degli ‘amministratori’. Più volte ho chiesto di aprire una chat in cui si poteva interagire ma nulla, per poterlo fare bisognava partecipare fisicamente alle riunioni. Assurdo per un Movimento nato in rete, dove si comunicava in rete, si lavorava, si creavano progetti, si analizzavano contenuti, spesso tutto a distanza. San Giovanni Rotondo era uno dei gruppi più attivi e più uniti della provincia. Peccato!”.
Insomma un terremoto interno che lascia ad oggi indifferenti tutti i vertici pentastellati, a partire da quelli regionali, fino al Presidente Conte, che in questi mesi è rimasto in assoluto silenzio sulla vicenda.