Salus Familiae: il pilastro della società

A cura del dottor Antonio Pio Longo
Psicologo del lavoro e delle organizzazioni
Orientatore ASNOR, Formatore esperienziale, soft skills training specialist
Il termine Salus Familiae – letteralmente “salute della famiglia” – racchiude un principio fondamentale spesso sottovalutato: il benessere della famiglia non è solo una questione privata, ma rappresenta il pilastro su cui poggia l’intera comunità. Dalla famiglia infatti si originano i primi apprendimenti, i legami affettivi, la fiducia di base e le competenze relazionali che accompagnano l’individuo per tutta la vita.
Secondo l’approccio sistemico-relazionale, la famiglia è un sistema vivente composto da membri interconnessi. Ogni cambiamento che coinvolge un individuo (nascita, lutto, malattia, crisi economica) si ripercuote su tutto il nucleo. La Salus Familiae non riguarda solo l’assenza di problemi, ma la capacità del sistema famiglia di adattarsi, rigenerarsi, sostenersi e prendersi cura dei propri membri.
Possiamo individuare almeno cinque dimensioni fondamentali che concorrono alla Salus Familiae:
1. Benessere relazionale: qualità delle comunicazioni, rispetto reciproco, gestione dei conflitti e presenza di legami affettivi sicuri.
2. Stabilità economica e abitativa: accesso a risorse adeguate, possibilità di pianificare il futuro, protezione contro l’esclusione sociale.
3. Equilibrio tra ruoli e funzioni: distribuzione dei compiti, flessibilità nei passaggi generazionali, riconoscimento delle specificità di ogni membro.
4. Salute fisica e psicologica dei membri: accesso a cure, attenzione alla prevenzione, supporto nei momenti critici.
5. Dimensione educativa e culturale: trasmissione di valori, stimolo alla crescita personale, dialogo tra generazioni.
Una famiglia in salute contribuisce alla costruzione di cittadini consapevoli, resilienti e responsabili. I bambini cresciuti in contesti familiari affettivamente nutriti hanno maggiore probabilità di sviluppare competenze sociali, capacità empatiche e solidi riferimenti interiori. Al contrario, famiglie disgregate o trascurate possono generare situazioni di vulnerabilità, dispersione scolastica, devianza o disagio psichico.
Le politiche pubbliche, quindi, non possono ignorare la Salus Familiae. Sostenere la genitorialità, promuovere la conciliazione vita-lavoro, investire nell’educazione e nei servizi territoriali significa lavorare per un futuro più equo e sostenibile.
Ogni professionista dell’educazione, della salute, del lavoro sociale e della formazione ha un ruolo cruciale nella tutela del benessere familiare. Non si tratta di invadere la sfera privata, ma di offrire spazi, strumenti e ascolto per sostenere i nuclei familiari nei loro momenti critici e nei loro percorsi evolutivi.
In un’epoca di transizioni e instabilità, la famiglia rimane ancora il luogo in cui si apprende il valore della cura, della resilienza e della coesione. Proteggere la Salus Familiae significa prendersi cura dell’intera società.