Una testimonianza che batte forte di gratitudine per la la Casa Sollievo della Sofferenza e per i suoi operatori
Ci sono parole che meritano di essere ascoltate prima di tutto con il cuore. Parole che nascono da una ferita guarita, da un cammino attraversato con fede e coraggio, ma soprattutto da un’immensa gratitudine.
Vogliamo condividere la toccante testimonianza di un nostro concittadino e amico, Daniele Urbano, che a due anni da un delicato intervento al cuore ha deciso di fermarsi, guardarsi indietro e dire un “grazie” grande quanto la vita stessa.
Le sue parole sono un inno di riconoscenza a Dio, a San Pio ed alla Casa Sollievo della Sofferenza, ospedale fondato dal Santo di Pietrelcina e oggi simbolo di eccellenza scientifica e umana. Un luogo dove la sofferenza si incontra con la speranza, e la medicina con la fede.
Nella sua lettera, Daniele non si limita a ricordare la paura e la fiducia, ma celebra con nomi e volti l’impegno, la competenza e l’umanità di un’équipe straordinaria: dal Dott. Giuseppe Di Stolfo, capace di leggere nei cuori più di quanto un ecografo possa fare, al Prof. Mauro Cassese e il suo reparto di Cardiochirurgia, fiore all’occhiello della sanità italiana e internazionale.
E poi ancora, nomi che per noi sangiovannesi sono motivo di orgoglio: il Dott. Michele Palladino, giovane eccellenza cresciuta all’estero e tornata per servire la sua terra, e il Dott. Francesco Greco con il suo team di anestesisti di altissimo profilo.
Daniele ci ricorda con forza che, nonostante le critiche che a volte colpiscono ingiustamente questa Opera, la verità splende nei fatti, nelle vite salvate, nella scienza che si fa cura, nella fede che non abbandona mai.
La sua testimonianza è un invito a guardare con occhi grati e fieri l’Ospedale voluto da Padre Pio, a custodirlo, a sostenerlo, a pregarlo. Perché il mondo sarà pure piccolo, come scrive Daniele, ma Dio è grande, e Casa Sollievo resta un faro acceso nel cuore del Gargano.
Con profondo rispetto, condividiamo le sue parole.
Si avvicina il secondo anniversario del mio intervento al cuore. E come ogni volta che c’è un anniversario è tempo di ricordi, riflessioni, e nel mio caso, ovviamente, di ringraziamenti. Innanzitutto a Nostro Signore Gesù Cristo, a Padre Pio e alla sua stupenda creatura, la Casa Sollievo della Sofferenza.
Nonostante le critiche vergognose che quotidianamente vengono mosse, Casa Sollievo della Sofferenza resta e rimarrà SEMPRE un TEMPIO DI SCIENZA e di CURA al servizio del sofferente, miglior ospedale del Meridione ormai da anni e punto di riferimento per il Gargano, la Puglia e non solo.
Padre Pio aveva profetizzato che i migliori Dottori avrebbero lavorato qui e si sarebbero presi cura degli ammalati. Certo il mio caso clinico è stato posto dall’alto sotto la protezione diretta di San Pio e della Madonna delle Grazie, quindi ero certo che ne sarei venuto fuori alla grande. Ma proprio il disegno divino ha posto sulla mia strada eccellenze della medicina. In primis il Dottor Giuseppe Di Stolfo, Cardiologo con Specializzazione in Genetica, che ha ipotizzato una malformazione genetica in me visitando mia figlia! Avete capito bene; mia figlia si sottopone ad una ecografia cardiaca ed il Dottor Di Stolfo dice a mia moglie che era il caso che io mi sottoponessi ad approfondimenti genetici perchè aveva individuato problematiche ereditarie da parte paterna. Stupore e rispetto di fronte a tanta professionalità. Anche l’intero staff di cardiochirurgia riunito il giorno del mio esame transesofageo ha espresso lo stesso stupore e si è complimentato con il cardiologo Di Stolfo. E questa è solo la prima delle eccezionali menti che lavorano in Casa Sollievo.
Passo ora alla Cardiochirurgia. Ma lo sapete:
- che a San Giovanni Rotondo nella Casa Sollievo della Sofferenza c’è uno dei migliori reparti di CARDIOCHIRURGIA d’Italia?
- che il Primario, il Professor Mauro Cassese, è un grande Cardiochirurgo che in tanti ci invidiano?
- che unitamente al suo collaboratore Dottor Braccio, il Primario ha avuto grande esperienza in ospedali italiani?
- che lo staff al servizio del Professor Mauro Cassese ha partecipato recentemente ad una iniziativa mondiale che ha interessato solamente venticinque reparti di Cardiochirurgia?
- che la Cardiochirurgia collabora anche all’estero?
- che la nostra Cardiochirurgia è una delle due d’Italia dove viene effettuata l’innovativa tecnica di riparazione della valvola aortica, la CAVIAAR?
- che la sala operatoria della Cardiochirurgia del nosocomio cittadino è una delle più moderne ed attrezzate d’Italia?
- che non solo dalla Puglia ma da tutto il Sud vengono qui ad operarsi?
- che tutto lo staff di Sala Operatoria è altamente specializzato?
- che il gruppo di anestesisti guidati dal Dottor Greco che collabora con la Cardiochirurgia è di altissimo livello?


E potrei continuare ma voglio soffermarmi su due punti per me fondamentali. Il primo è che il Professor Mauro Cassese ed il suo staff sono rispettati in tutto l’ambiente e non sono rare collaborazioni con Primari e Cardiochirurghi di livello mondiale. Infatti, il mio intervento è stato eseguito dal Primario Cassese coadiuvato dal Professore francese Emmanuel Lansac (ideatore stesso della tecnica CAVIAAR), il Responsabile di Anestesia Dottor Francesco Greco, assistiti da un’altra eccellenza di Casa Sollievo della Sofferenza, un figlio della nostra terra, orgoglio per noi sangiovannesi, il Dottor Michele Palladino.

E qui arriviamo al secondo punto. Seppur giovane, il Dottor Palladino è stato uno dei più stretti collaboratori del Professor Lansac nella sua “corte” parigina, ed è stato attore protagonista nello studio sul campo e ha collaborato al perfezionamento della tecnica di riparazione plastica della valvola aortica, in pratica proprio la CAVIAAR. Ed averlo adesso qui in Casa Sollievo della Sofferenza per noi sangiovannesi è motivo di grande vanto.
Non dimentico però di ringraziare sempre e per sempre tutto lo staff del reparto di Cardiochirurgia, (nessuno escluso) e del rispettivo Servizio di Rianimazione. A quanti lavorano duramente nell’Opera il mio più sentito Grazie. Vi voglio bene.
Concludendo, il mondo è piccolo, Dio è grande ed il nostro Ospedale, voluto da Parte Pio, è pieno di eccellenze di livello MONDIALE!!! Portiamo sempre nel cuore l’opera di Padre Pio, preghiamo per l’ospedale e non dimentichiamo che possiamo aiutarlo devolvendo il 5 per 1000. Su questo fate come me.
Daniele Urbano