L’addio all’analogico è stato sospeso dal Tar che deciderà in merito il prossimo 23 maggio
Slitta sicuramente a dopo il 23 maggio, ad una data ancora da definire, il passaggio dei canali televisivi al digitale terrestre nella provincia di Foggia, oltre che in Abruzzo e in Molise. Il blocco del cosiddetto “Switch Off” (che letteralmente significa spegnimento) dei segnali analogici attuali delle televisioni, che sarebbe dovuto partire dal 7 maggio ed entro il 23 maggio, è stato deciso dal Tar del Lazio, con l’accoglimento di un ricorso presentato da Napoli Canale 21 contro Tvi Teleisernia, che fa capo all’europarlamentare isernino Aldo Patriciello.
«Con l’istanza di sospensiva, che verrà trattata in sede collegiale all’udienza del 23 maggio 2012 avanti la I sezione del TAR Lazio, l’impresa televisiva ricorrente ha chiesto, in particolare, l’emanazione del provvedimento cautelare al fine del riesame del decreto impugnato da parte del Ministro dello Sviluppo Economico affinché quest’ultimo fissi le nuove date dello switch off nell’area tecnica n.11 (quella appunto che riguarda anche Foggia) sul presupposto che dovrebbe intercorrere un intervallo di almeno tre/quattro mesi tra la data di rilascio dei diritti di uso delle frequenze e la data di inizio di tale switch off.
Nel ricorso si evidenzia, tra l’altro, che nonostante la fissazione dello switch off dell’area 11 a partire dal 7 maggio 2012, il Ministero non ha ancora provveduto al rilascio dei diritti di uso delle frequenze di trasmissione.
Viene inoltre evidenziato che in relazione a ciò la situazione è insostenibile per la tv ricorrente sia che la stessa ottenga l’assegnazione di tali diritti di uso, sia che venga esclusa da detta ssegnazione.
Infatti, nell’ipotesi di assegnazione, non sarebbe possibile realizzare lo switch off nelle date previste dal decreto ministeriale impugnato poiché non vi sarebbe il tempo per progettare la nuova rete di trasmissione (sulla base delle assegnazioni frequenziali ricevute), per procedere all’acquisto degli impianti, per chiedere le autorizzazioni urbanistiche, ambientali e igienico sanitarie», fanno sapere le associazioni delle imprese televisive “Aeranti-Corallo” e “FRT”. In provincia di Foggia, le tv locali interessate alla questione sono Teleblu, Teledauna, Telefoggia e Teleradioerre.