Dal sindaco e dal suo “staff” (?) uno schiaffo all’intelligenza di chi fa informazione e dei cittadini
In un momento cruciale per la nostra comunità, ciò che arriva dal Palazzo è l’ennesimo spettacolo di ambiguità e pressapochismo. Il sindaco, consapevole di non avere più i numeri per governare, sceglie la via più comoda: non affrontare la crisi, ma continuare ad aggirarla (secondo lui).
E così, davanti alla città, pronuncia parole vuote:
… ho chiesto la parola per una comunicazione che ritengo dovuta.
È chiaro che l’esperienza amministrativa della maggioranza eletta volge al termine.
Ritengo doveroso e soprattutto rispettoso di dover comunicare alla nostra città che è mia ferma intenzione procedere con i tempi e le modalità dovute alla presentazione delle mie dimissioni da sindaco della città.
Filippo Barbano – sindaco di San Giovanni Rotondo
Consiglio Comunale 5 maggio 2025
Chissà quale film si è fatto nella sua testa il sindaco che ancora una volta non cambia stile: è dalla campagna elettorale che legge tutto, da copione, tutto precisamente definito. E poi va in cortocircuito non appena si rende conto che il copione non sortisce l’effetto sperato. Goffamente si arrampica sugli specchi, alza la voce, punta il dito.
Ci chiediamo: cosa tocca ascoltare ai sangiovannesi e non solo? Si può ancora tollerare che la città venga trattata da stupida? Che i giornalisti vengano minacciati o accusati di “interpretare” o di “fare deduzioni”?
Ma di quali tempi e di quali modalità parla? La realtà è una sola: non ha più una maggioranza. Eppure tiene a far sapere – ripetiamo – puntando il dito, che non ha mai detto che si dimette. Chissà quale strategia gli hanno suggerito.
Intanto che in Consiglio si recita la farsa c’è chi in mattinata anticipava sui social che qualcuno avrebbe presto ingoiato amaro, segno, questo, che evidentemente era stato tutto già apparecchiato. Potevate almeno essere furbi, risparmiandovi di spoilerare prima che il sindaco avesse letto il copione.
Perché, quindi, continuare ad offendere l’intelligenza dei cittadini con la farsa di “comunicare alla città l’intenzione di procedere con i tempi e le modalità dovute alla presentazione delle dimissioni”?
Apparecchiato tutto, sì, per imbarcare i 2 nuovi consiglieri, per ricompattare una pseudo-maggioranza raccogliticcia, pronta forse a garantire numeri, ma non certo credibilità.
Sarebbe ora di farla davvero una riflessione seria. Non si governa con le battute, né con le trame di corridoio, né con le finte comunicazioni poi smentite. Né con la superficialità.
Non servono annunci: servono atti concreti. Non servono strategie: servono responsabilità. E soprattutto, non servono comparse: servono amministratori seri, capaci di guardare negli occhi i cittadini e di dire la verità.
La città non è un gioco. E merita rispetto.
Filippo Barbano, rifletti su dove ti stanno portando e CHIEDICI scusa per quel dito puntato perché non è quel dito nè chi ti fa da gobbo che ci spaventa, anzi!!!
Solidali con il nostro Antonio,
Redazione SanGiovanniRotondoNET.it – Sonia, Mariavittoria, Pio, Emanuele, Berto, Giovanni