Le basi dello stato di salute del neonato
Principali condizioni di rischio

A cura della dottoressa Valentina Turco
Psicologa e Psicomotricista Funzionale
Per analizzare e verificare la situazione di potenzialità di sviluppo neuropsicomotorio del neonato occorre prestare molta attenzione alle condizioni della GRAVIDANZA, del PARTO e delle prime SEI SETTIMANE dopo il parto, in modo da stabilire precocissimamente se vi è una determinata percentuale di rischio per uno sviluppo non corretto o patologico.
I problemi dello sviluppo nei bambini oltre che da cause genetiche o cromosomiche più o meno note, potrebbero derivare anche da una gravidanza o da un parto con la presenza di una o più di queste condizioni di rischio, che incidono con una percentuale statistica molto alta nel determinare nei bimbi problemi molto gravi ed evidenti.
Gli studi testimoniano che il 95% dei bambini a cui è stato diagnosticato un ritardo del neurosviluppo, ha vissuto almeno una di queste condizioni:
- parto gemellare
- parto pretermine/prematuro
- parto dismaturo (quando il peso del neonato è inferiore a 2,5 chilogrammi)
- parto distocico (parto avvenuto con l’ausilio di forcipe o ventosa… podalico, precipitoso, molto rallentato…)
- parto cesareo
- indice di Apgar inferiore a 3 al primo minuto e inferiore a 7 al quinto minuto
- crisi convulsive neonatali
- ittero neonatale grave
- crisi ipoglicemiche ed ipocalcemiche con segni neurologici
- parto da madre diabetica
- parto da madre con gestosi
- parto con liquido amniotico tinto o melmoso
- infezioni neonatale in atto
Il fatto che un bambino appartenga a una di queste categorie non rappresenta mai una diagnosi ma deve essere inteso come una situazione di rischio che merita un’attenzione particolare ed immediata.
Se le cause del ritardo del neurosviluppo psicomotorio possono essere di varia natura e origine (genetiche, metaboliche ecc.) è indubbio che una diagnosi precoce o un intervento tempestivo rappresentino la prima arma per affrontare, arginare e molto spesso risolvere la situazione di ritardo che il bambino vive.

Per terminare questo nostro appuntamento vorrei sottolinearvi che un intervento adatto ed efficace applicato nei primi mesi di vita, nello specifico nei primi tre mesi di vita del bambino, facilita lo sviluppo fisiologico ed evita esperienze di sviluppo negative, fornendo un ambiente più favorevole a favorire il suo sviluppo fisiologico. In tutti i casi, anche per i bimbi in salute, è consigliabile una visita nei tre trimestri a 3, 6, 9 ed eventualmente a 12 mesi, questo perché si realizzano in questi mesi le tappe fondamentali e grandi cambiamenti dello sviluppo.