Mamma guarda, sono sempre arrabbiato!!
Cos’è il DOP (DISTURBO OPPOSITIVO PROVOCATORIO) nei bambini, quali sono i segnali a cui prestare attenzione, come si valuta e quali strumenti utilizzare per gestirlo

A cura della dottoressa Maria Erika Di Viesti
Psicologa clinica e della salute
Formata in Psicodiagnostica clinica e forense e Neuropsicologia clinica e riabilitativa
Mi trovo oggi spesso a dovermi interfacciare con genitori stremati e molto affranti da mille domande circa alcuni episodi di condotta fuori luogo ed emotività spesso incontrollabile del proprio bimbo. Circondati da milioni e milioni di pareri, consigli e soluzioni… nessuna di queste però che sembri sortire alcun effetto positivo o meglio funzionale.
Ma vediamo oggi cosa si intende quando parliamo di DOP, ossia del Disturbo Oppositivo Provocatorio, soprattutto in bambini e adolescenti.
Vi è mai capitato di vedere il vostro bambino esplodere emotivamente, di qualsiasi emozione si tratti? Oppure di vedere degli atteggiamenti irruenti, a volte impattanti, verso persone o cose? Vi è mai capitato che le maestre vi avessero segnalato dei comportamenti di vostro figlio definiti “ un po’ esagerati”, delle reazioni un po’ impulsive e scarsa attenzione nel seguire la classe e i compiti proposti?
Sono piccole domande, semplici incipit circa quello di cui vi sto per parlare.
Innanzitutto cominciamo con il definire il DOP
Il DOP è un Disturbo neuropsichiatrico (che rientra nei Disturbi della condotta, del comportamento dirompente) caratterizzato da una difficoltà del controllo emotivo e comportamentale, di tipo negativistico, provocatorio e disobbediente, quasi ostile nei confronti delle figure autorevoli, come insegnanti e genitori, ma anche verso i coetanei.
Tra i sintomi maggiori figurano:
- scatti d’ira
- capricci incontrollabili
- linguaggio volgare o inopportuno alla situazione
- rifiuto attivo nel seguire le regole
- accusare gli altri dei propri errori
Vi starete chiedendo se non potrebbe essere normale questo nella fase di crescita di un bambino. La risposta è: assolutamente sì. Litigi, momenti di discussione e scontro non sono solo naturali, ma essenziali per la formazione dell’adulto del domani (ricordiamo gli scontri generazionali, la ribellione: queste sono funzionali al sano cambiamento, all’evoluzione).
Nel caso in cui si parli di DOP, invece, questi sintomi devono avere delle caratteristiche cliniche ben precise, quali:
- avere una durata di almeno 6 mesi e più
- avere una manifestazione frequente e maggiore
- essere di intensità elevata rispetto a quella che dovrebbe concernere con l’età e lo sviluppo neuropsicologico del bambino
Nel DSM 5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali – 5ª edizione) vengono riportate tre specifiche tipologie di DOP:
- CON UMORE “COLLERICO-IRRITABILE”
- CON COMPORTAMENTO “OPPOSITIVO-PROVOCATORIO”
- CON COMPORTAMENTO VENDICATIVO
Ribadisco che non è necessariamente un DOP quel bambino che ogni tanto o per determinate circostanze mostra un atteggiamento comportamentale o verbale di natura oppositiva!
Al bambino VA FATTA DIAGNOSI! E ci tengo a sottolinearlo perché ultimamente sembra che siano tutti DOP, o almeno così viene riferito.
COME FARE DIAGNOSI DI DOP?
La diagnosi di DOP viene effettuata da un professionista (psicologo, neuropsicologo, neuropsichiatra infantile) che dispone di una batteria testistica idonea concernente la diagnosi ed attraverso l’osservazione in setting predisposti. Uno dei test di screening per la Valutazione del DOP è il COM (modulo facente parte della BIA, test specifico per la valutazione dell’ADHD), test composto di 30 item, somministrabile a genitori ed insegnanti per valutare quali sono i comportamenti “sintomatici” di partenza in un contesto scolastico e famigliare.
QUALI SONO GLI STRUMENTI PER GESTIRE UN DOP?
Ahimè, nella gestione molto spesso di bimbi con DOP ci si sente spesso impreparati e a volte quasi intimoriti. Si cerca di pensare a tutte le strategie positive possibili e immaginabili, ma senza che nessuna sortisca un buon effetto. Spesso si viene investiti da occhiatacce di sfida del piccolo terremoto, o si diviene bersaglio di oggetti alieni volanti… ma niente paura! Esistono efficaci strategie che, perdurate nel tempo ed effettuate con costanza e coerenza, portano a ottimi risultati. Partiamo dal presupposto che ogni atteggiamento attuato da un bambino DOP viene attuato per affermare sé stesso, la propria autonomia e il proprio dominio sulla situazione.
- È importante mantenere il ruolo. Anche se costa fatica, anche se vi porta allo sfinimento e a cedere (perché solitamente funziona così!) voi non dovete mollare!
- Altra cosa, porlo di fronte a scelte limitate!
- Ed ancora, dargli pause rilassanti! Molto spesso si pensa che sia meglio fargli fare tante attività per farli sfogare. Sbagliato, questo non fa parte del trattamento del DOP perché non è un disturbo dell’attenzione e iperattività
- Tecniche di gestione del comportamento per potenziare il suo senso di autoefficacia senza continua conferma e imposizione
- Creare la connessione empatica: vedo-sento-provo-sbaglio
- Esercizi di Gentilezza, Autostima, Empatia, Pazienza, Ascolto ecc…
Questi e molti altri possono essere quei piccoli passi in più da fare per gestire il vostro piccolo terremoto! Mi trovo spesso ad interfacciarmi con genitori messi alle strette da routine impossibili, che fanno colazioni da incubo e passano nottate insonni. Che ahimè non riescono ad avere più un equilibrio, e forse una vita.
Molto utile è seguire un percorso di parent training: un professionista, psicologo o psicoterapeuta, vi potrà aiutare a gestire meglio la vita e gli stati emotivi del vostro piccolo… ed anche la vostra di vita, strutturando insieme esercizi ed attività che potranno contribuire alla serenità del vostro bambino e degli ambienti a lui cari, sia scolastico che famigliare. Anche i docenti possono attivare gli stessi percorsi qualora si trovassero in difficoltà di fronte a bimbi con diagnosi di DOP.
Una attiva collaborazione ed un intervento multidisciplinare possono senza dubbio contribuire alla serenità che necessita a voi e al vostro piccolo.