Il capogruppo di Forza Italia pronto a tendere la mano a Barbano. Ma il partito pone l‘aut aut
Nonostante le smentite pare che Mimmo Longo, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, sia pronto ad entrare in maggioranza (assieme a Domenico Gemma, Noi Moderati) e quindi salvare la poltrona di Filippo Barbano e dare man forte numerica alla maggioranza consiliare: con l’eventuale ingresso dei due esponenti di centrodestra il bilancio penderebbe a favore della maggioranza per un consigliere: 9 (compreso il sindaco) contro 8.
L’eventuale sostegno al governo a 5 Stelle (?) non è andato giù ai vertici del partito azzurro che per bocca del segretario regionale, l’onorevole Mauro D’Attis, ha espresso tutto il disappunto per l’inopportuna manovra politica: “Forza Italia – riferisce D’Attis – non può condividere alcuna esperienza di amministrazione con il M5S: per questo, se qualcuno dei nostri rappresentanti locali riterrà di cedere accettando l’invito del sindaco di San Giovanni Rotondo ad entrare in Giunta, si porrà immediatamente fuori dal partito”.

Il segretario regionale è chiaro: nessuna possibile alleanza con il partito di Giuseppe Conte ed invita gli altri esponenti regionali di centrodestra a fare lo stesso: “È una circostanza incompatibile con la linea di Forza Italia, senza se e senza ma. Poiché mi giunge notizia che anche esponenti locali degli altri partiti della coalizione siano stati protagonisti di queste manovre, faccio appello ai colleghi segretari regionali Marcello Gemmato (Fratelli d’Italia), Roberto Marti (Lega) e Luigi Morgante (Noi Moderati), affinché escano pubblicamente contro, come abbiamo fatto noi. Perché il centrodestra non è un pullman su cui salire e scendere a seconda della convenienza, ma una comunità politica fondata su valori non negoziabili. Per Forza Italia è così”, ha concluso il deputato azzurro.
Intanto Longo continua a ribadire quanto già affermato nelle precedenti dichiarazioni: finchè il sindaco non attuerà tutti i passaggi democratici per risolvere la crisi, ossia dimissioni e azzeramento Giunta, non si farà nulla.

L’esponente forzista risponde a D’Attis: “Caro onorevole, prima di esternare il tuo pensiero agli organi di stampa dovevi almeno sentire l’attore principale di questa situazione, ossia il sottoscritto. Non si scrive per sentito dire o per aver letto articoli, ricostruzioni o altro. Io ad oggi non ho sottoscritto operazioni di nessun genere. Finchè Barbano non si dimetterà non muoverò una virgola. Inoltre preciso che votare favorevolmente l’accapo sulla variazione di bilancio in consiglio comunale è stato un modo per non sciogliere il Consiglio comunale nell’immediato e permettere tutti i passaggi propedeutici alla risoluzione di questa crisi che ci portiamo dietro ormai da mesi“.
Lascia pensare il fatto che un consigliere di opposizione tenga a motivare che abbia votato favorevolmente l’accapo sulla variazione di bilancio non per senso di responsabilità ma “per non sciogliere il Consiglio comunale nell’immediato”, onere di cui si è fatto volontariamente carico perché ritiene che un eventuale commissariamento favorirebbe – a suo parere – il centrosinistra; dilatare, quindi, i tempi potrebbe consentire al centrodestra di ricompattarsi. Come dire, mi affianco al M5S ma il fine è prendere tempo per riorganizzare il centrodestra.